TAR Campania – Napoli, Sez. II, Sent. 05.11.2024 n. 5934
Il Collegio ritiene in proposito, re melius perpensa, di doversi discostare da quanto rilevato in sede cautelare all’esito della cognizione sommaria propria di tale fase.
Ritiene, infatti, il Collegio che anche nel caso di specie debba farsi applicazione del principio generale a mente del quale gli interventi edilizi, per essere lecitamente realizzati, devono afferire a immobili non abusivi, verificandosi altrimenti un effetto di propagazione dell’illecito per cui le opere aggiuntive partecipano delle caratteristiche di abusività dell’opera principale.
Nel caso di specie, come in precedenza evidenziato, sussistono dei profili di abusività dell’immobile al quale la CILA si riferisce; né, d’altro canto, appare in proposito decisivo il fatto che detti aspetti si riferiscano al piano seminterrato: ciò in quanto il fabbricato deve, necessariamente, essere considerato un organismo edilizio di carattere unitario, comprensivo di ogni sua parte, ivi inclusi gli spazi adibiti a ricovero auto nel piano seminterrato, risultando ingiustificata, ai fini in commento, la pretesa di scotomizzazione di tale piano (e della relativa legittimità) dalla complessiva edificazione.